Gli strati del suolo

Il soprassuolo
Il soprassuolo, per lo più soffice, è ricco di sostanze nutritive ed è l’habitat dei molti microorganismi presenti nel suolo. Qui incontriamo talpe, aselli e larve. Il terreno scuro è un serbatoio sostenibile di diossido di carbonio ed è costellato di radici.

Il sottosuolo
Il sottosuolo è più sassoso e il terreno è più denso. La presenza di radici è più limitata. In questo strato del terreno viene filtrata e immagazzinata l’acqua . Qui le piante trovano ancora sostanze nutritive. Gli organismi viventi sono più rari – quando il suolo è secco o in presenza di temperature molto basse il lombrico qui trova rifugio.

Il substrato roccioso
Questo strato grigio e sassoso (roccia, ghiaia…) non presenta praticamente più alcuna forma di vita – qua e là ancora qualche radice. La disgregazione del materiale minerale avviene più lentamente, forma tuttavia a lunga scadenza fonti di nutrimento. Il substrato roccioso viene chiamato anche «roccia madre» o, in ingegneria stradale, «trincea».